L'azienda

La nostra storia

Alla Fattoria di Maiano l’incanto della Natura incontra il fascino di secoli di Storia. A pochi chilometri dal cuore di Firenze, potete immergervi nella quiete lussureggiante delle celebri colline fiesolane. Qui la dolcezza dei versanti boscosi si alterna al profilo scosceso delle cave di Maiano, un tempo prezioso bacino minerario. Proprio da queste cave i maestri scalpellini ottennero la pietra arenaria con cui costruirono gli edifici e le dimore fiorentine. Oggi la Fattoria di Maiano conserva intatta l’antica bellezza naturale, avvalorata dalle opere di imboschimento e da un’accurata ristrutturazione. Alla ricchezza del patrimonio paesaggistico si aggiungono i frutti dell’azienda agricola, gli splendidi oliveti e la varietà degli animali allevati. Mentre gli echi del passato storico risuonano ancora tra le imponenti cave e i fusti maestosi degli alberi secolari.

Tra Medioevo e Rinascimento

Percorrere i sentieri della tenuta è un viaggio a ritroso verso le origini della Firenze Medicea. Il piccolo Borgo di Maiano, alle pendici del Monte Ceceri, è stato meta e sorgente di brillanti artisti del Medioevo e del Rinascimento. Alla Fattoria, potete ancora esplorare i luoghi che hanno ispirato scultori, pittori, ingegneri e architetti. Da Boccaccio a Michelangelo, da Benedetto e Giuliano da Maiano a Leonardo Da Vinci, che in questi colli sperimentò le sue prime macchine volanti. Il Laghetto delle Colonne, nel cuore della Fattoria, deve il suo nome alle colonne della Cappella dei Principi, nella Basilica di San Lorenzo. Per volere di Lorenzo il Magnifico, furono infatti costruite con le pietre della cava che tuttora sovrasta il lago. La stessa pietra fu utilizzata anche per la celebre scalinata di Michelangelo, alla Biblioteca Medicea Laurenziana. Ecco perché visitando la Fattoria di Maiano scoprirete il legame intimo e indissolubile tra il capoluogo e la sua rurale cornice.

L'eredità romantica di Sir John Temple Leader

L’aspetto attuale della Fattoria di Maiano deve molto all’opera di Sir John Temple Leader. Figlio di industriali inglesi e colto umanista, Sir Temple Leader acquistò il Borgo e la Villa di Maiano nel 1844, oltre alle cave e a ad altri insediamenti. Da allora, avviò un’imponente opera di ristrutturazione neo medievale. Grazie al suo ingegno, potete ancora ammirare lo splendido Parco Romantico della Regina, inaugurato della Regina Vittoria nel 1893, e specchiarvi nel Laghetto delle Colonne dal ponte dedicato alla moglie perduta, Maria Luisa de’ Leoni. Oppure trovare piacevole ristoro nella Casa del Tè, dopo una passeggiata nel Botanic Garden attraverso le antiche vie degli scalpellini. O, ancora, meditare avvinti dal panorama, seduti su una panchina all’ombra dei maestosi lecci e dei cipressi toscani.

Dal Novecento a oggi

L’opera di Sir Temple Leader è stata proseguita, alla sua morte, dal noto chirurgo Teodoro Stori e dalla moglie Elisabetta Corsini, della nobile casata fiorentina dei Principi Corsini. A loro si deve l’ulteriore imboschimento e lo sviluppo delle attività agricole. La nipote, Lucrezia Corsini, ha portato avanti a sua volta l’evoluzione della Fattoria assieme al marito, il Conte Giacomo Miari Fulcis, capostipite della nobile famiglia veneta e innovatore nel settore agricolo.

Le nuove generazioni

Oggi la Fattoria di Maiano ospita quasi 20.000 olivi, dai quali si ricava il pregiato Laudemio. L’implementazione delle colture biologiche, l’allevamento allo stato brado e le attività turistiche, di ristorazione e ospitalità rappresentano una preziosa eccellenza toscana. Un’occasione unica per godere dell’agreste purezza del paesaggio e degli agi contemporanei di una raffinata ristrutturazione operata da Francesco Miari Fulcis (primogenito di Giacomo) e dai suoi figli.
Francesco Miari Fulcis con la moglie Nicoletta e i 4 figli: da sinistra, Tommaso, Anna, Caterina e Matteo.

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